6 luoghi di Milano da non perdere

Un elenco di nuovi simboli di Milano da riscoprire

Località:Milano (MI)

Milano è una città in rapida trasformazione e per questo abbiamo deciso, anche in vista di Expo2015, di chiedere ai nostri utenti, tramite un sondaggio realizzato sul sito di annunci gratuiti TrovaloQua.it, quali sono quei luoghi della città che sono ormai diventati dei simboli, dei posti che vale la pena vedere.

Milano viene spesso associata al suo ruolo di capitale economica e di città industriale, dimenticandosi purtroppo della straordinaria ricchezza di monumenti e vestigia antiche che ancora conserva. Una commistione di vecchio e moderno che in alcuni casi affascina mentre in altri crea sdegno. Sicuramente il capoluogo lombardo è molto differente nell’aspetto dalle principali città italiane che hanno una struttura molto più antica e conservano per la maggioranza centri storici intatti con edifici del barocco, del rinascimento e del classicismo. Milano è infatti la città che è stata più bombardata durante la seconda guerra e proprio per questo ricostruita in maniera a volte caotica, vista anche la sua anima produttiva ed economica.

Oggi a distanza di 70 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, Milano è cambiata molto e anche se ha saputo conservare e valorizzare luoghi storici di straordinario pregio artistico (il Duomo, la Galleria, la Scala, il Cenacolo, giusto per citarne alcuni) ha senz’altro dato vita a una stagione di esperimenti architettonici che in alcuni casi hanno portato alla nascita di nuovi luoghi, monumenti che sono entrati nel cuore dei milanesi nel bene o nel male.

Quali sono quindi questi nuovi landmark della città meneghina? Lo abbiamo chiesto ai milanesi e sulla base delle loro risposte ne abbiamo scelti sei:

  • Piazzale Cadorna. Questa centralissima piazza di Milano ha un aspetto piuttosto contrastante dovuto al mix di moderno e antico. Tra i palazzi di fine ‘800 sbuca la stazione e il monumento centrale. La piazza non è stata mai molto amata dai Milanesi e questo probabilmente per via dei bombardamenti della guerra. La stazione fu infatti ricostruita nell’immediato dopoguerra. Tuttavia già a partire dagli anni ’60 la piazza divenne poco più di un incrocio caotico.  Il restyling della piazza fu commissionato all’architetto Gae Aulenti. Al centro della piazza si trova il monumento l’Ago e Filo di Oldenburg e van Bruggen che simboleggia da un lato un omaggio al mondo della moda di cui Milano è uno dei maggiori centri mondiali e dall’altro la metropolitana della città attraverso i colori rosso, giallo e verde delle tre principali linee.
  • Piazza Gae Aulenti. Proprio all’architetto Gae Aulenti è stato dedicato uno spiazzo nel progetto di riqualificazione di Porta Nuova e di quel quartiere noto come Isola. La piazza è circondata da edifici moderni e di altezza molto elevata che hanno ridisegnato lo skyline di Milano. Su tutti spicca la Torre Unicredit, progettata dall’architetto Cesar Pelli, con i suoi 231 metri di altezza è attualmente il grattacielo più alto di Italia.
  • Piazza Affari e la Borsa di Milano. Poco distante dal cuore della metropoli, ovvero il Duomo, sorge il palazzo della Borsa, detto anche Palazzo Mezzanotte, dal nome del suo architetto. Si tratta di un edificio austero e imponente, dallo stile fascista, che fu costruito nel 1929. La piazza, simbolo dell’economia e delle attività finanziarie del paese, non è molto conosciuta dai turisti e poco visitata dagli stessi milanesi. Negli ultimi tempi tuttavia la scultura del dito di Cattelan, ha riportato al centro dell’attenzione questo luogo. La scultura simboleggia una mano intenta nel saluto fascista con le dita mozzate eccetto il dito medio alzato. Il gesto offensivo e osceno sarebbe una protesta contro il fascismo ma anche contro il mondo della finanza, rappresentato chiaramente dalla Borsa.
  • Palazzo della Regione Lombardia. Poco distante dal grattacielo Pirelli, sorge una nuova struttura che ospita altri uffici della Regione e che con i suoi 161 metri di altezza ha contribuito a ridisegnare lo skyline della città. Sotto di esso una piazza che costituisce un luogo pubblico coperto. Un giardino dovrebbe essere terminato entro il 2015 davanti all’attuale complesso di Palazzo Lombardia.
  • Museo del Novecento. Dopo aver aspettato per diversi anni un luogo che potesse raccogliere le opere più importanti della pittura e scultura moderna, fu inaugurato nel 2010 all’interno dell’Arengario un nuovo museo. Ospita le opere di artisti come Sironi, Fontana e Boccioni e rappresenta un vero must per tutti gli amanti dell’arte del novecento.
  • Piazza San Babila. A ridosso del quadrilatero della Moda sorge questo slargo un po’ caotico e poco amato dai cittadini, in maniera del tutto analoga alla Piazza Cadorna. Negli ’60 divenne il simbolo della “Milano da bere”, mentre più di recente con Fiorucci un posto frequentato dai giovani. L’attuale aspetto della piazza è dovuto in buona misura alle opere di sventramento promosse dal regime fascista per sfoggiare lo stile littorio e in parte ai bombardamenti del ’45. Si presenta quindi come uno spazio dall’architettura moderna, eccezion fatta per la basilica omonima. Un restauro nella metà degli anni ’90 ha donato uno spazio pedonale e una nuova fontana ai Milanesi, che ormai si sono affezionati al luogo e si sono abituati ai suoi edifici dalle forme un po’ severe