I nuraghi della Sardegna

Località:San Vito (CA)

Numerose sono le testimonianze del passato, delle diverse popolazioni che hanno occupato questa terra, a partire dal periodo nuragico. Si contato più di 7000 nuraghi in tutta la Sardegna. Ancora oggi austeri e superbi sovrastano le valli e le coste dell’isola e ne costituiscono quasi il simbolo stesso. L’ipotesi più attendibile sul significato del nome “nuraghi” è “cumulo di pietre con una cavità interna”; la parola non è di origine indoeuropea ma deriva da nurra, parola protosarda che indica contemporaneamente l’aspetto concavo e convesso di una struttura: “cumulo” e “cavità” appunto.

 

I nuraghi sono edifici di pietra realizzati sovrapponendo grandi massi, senza usare alcun fissante. Non si sa esattamente come venisse eretto un nuraghe: di sicuro non si tratta di una muratura solo esterna riempita di terra ma di una massiccia struttura  dove ogni pietra è ben legata ai lati e verso l’interno.

 

E’ certo che all’atto della colllocazione i blocchi venivano “sbozzati”, cioè adattati alle altre pietre già in opera eliminando qualche asperità che ne impedisse l’aderenza; è escluso l’impiego di malte e leganti, mentre venivano usate terra e piccole pietre come zeppe.

 

Praticamente tutti i nuraghi sono collocati o sulla sommità di una collina o ai margini di un altopiano, comunque in una posizione di dominio rispetto al territorio circostante.

 

Questo elemento, insieme al carattere di fortezza, indica che il nuraghe era una costruzione fortificata a scopo di difesa. Uno dei più importanti nuraghi della zona sudorientale, situato poco prima del villaggio di San Priamo è il nuraghe Basoru. Lo si raggiunge percorrendo la statale125 in direzione nordorientale: proprio accanto alla strada svetta maestosa la sagoma del nuraghe. E’ costruito su di una piattaforma granitica realizzata dai nuragici, a garantirne il dominio, si presenta ben conservato (anche grazie al restauro al quale è stato sottoposto attorno agli anni ottanta). Si tratta di una costruzione eseguita con tecnica megalitica del tipo pseudo-nuraghe ossia realizzata con conci di granito irregolari, rinforzati da zeppe.

Il complesso nuragico è costituito da una torre centrale di pianta circolare cinta da una cortina muraria entro cui si sviluppa un cortile a forma di falce. L’ingresso è posto sul lato nord del rifascio. La sua struttura è monotorre: la più semplice e comune in Sardegna. L’altezza della torre è di m. 6,30, essa ha un profilo che va restringendosi verso l’alto.

La zona è inoltre ricca di altri siti nuragici meno conosciuti ma altrettanto importanti da S. Vito a Villaputzu (soprattutto nella zona di Quirra) e Muravera.